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Angela Luce Ipocrisia

Monday, 2 January 2023
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  • Angela Luce, quando al Festival di Sanremo cantava Napoli - Identità Insorgenti
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Angela Luce ipocrisia (con immagini) | Angeli, Arte, Artisti

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Romantica anche la versione dei Pimpinela, duo, anzi coppia argentina, da 25 milioni di copie vendute, che diede nuova popolarità a «Hipocresia» nell'album del 1991 «Diez años despues». Nel 2004 ecco la cover merengue di Rubby Perez, nel cd «Tonto corazon», con ritmo accelerato e ben più ballabile e traduzione quasi identica (la più diffusa è quella di Gabino Correa), con il ritornello che fa: «Morir de sed teniendo tanta agua/ morir de amor fingiendo estar alegre/ queriendo amar y estar indiferente/ indiferente/ Hipocresía». Nel 2013 l'ultima, al momento, versione, firmata dall'ex marito di Jennifer Lopez, cantante e attore statunitense di origini portoricane, che dopo anni hollywoodiani tra glamour e pop in inglese, ha bisogno di ribadire la sua penetrazione nel mercato latinoamericano. Melodrammatica, appassionata e verace anche se in lingua nella versione originale di Angela Luce finita anche su grande schermo in «Lacreme napulitane», la canzone è il lamento poco mascherato di una donna più gelosa.

«Ipocrisia»: dalla Luce a Anthony, storia di una canzone di successo - Il Mattino.it

Ciento 'e sti juorne | 27 Gennaio 2019 Già rombano i motori della più grande manifestazione canora italiana, il Festival di Sanremo che comincerà da martedì 5 febbraio e che vede quest'anno come unico rappresentante della musica partenopea Nino D'Angelo, in coppia con il giovane rapper napoletano Livio Cori. Per la rubrica "Ciente e sti juorne", oggi 27 gennaio, nel giorno in cui si festeggia Sant'Angela Merici, vogliamo fare gli auguri a una grande artista napoletana, Angela Luce, che fu protagonista dell'edizione del 1975 del Festival sanremese con il brano "Ipocrisia", diventato poi uno dei suoi cavalli di battaglia. La storia del Festival della canzone italiana, dalle sue origini per circa vent'anni si è intrecciata con quella del Festival di Napoli, con una continua osmosi di cantanti fra le due manifestazioni canore. Dal dopoguerra fino agli anni '70, infatti, la musica napoletana ha occupato un posto di rilievo nel panorama musicale nazionale quasi da rendere impossibile la distinzione fra l'una e l'altra.

Ma come succede spesso al festival, il brano vincitore viene presto dimenticato, mentre ha avuto una sorte ben diversa "Ipocrisia" che è diventato uno dei brani napoletani più popolari, un classico reinterpretato da tanti altri cantanti napoletani come Maria Nazionale, e che, pure avendo più di 40 anni, su youtube ha più di un milione di visualizzazioni. Qualche anno prima, nel 1970, Angela Luce aveva conquistato il secondo posto con il brano "'O divorzio" in quella che sarà l'ultima edizione del Festival di Napoli delle origini. Dagli esordi in teatro con il maestro Eduardo De Filippo fino al David di Donatello La sua carriera, però, non è iniziata come cantante, ma nelle vesti di attrice affianco al maestro del teatro napoletano, Eduardo De Filippo, che la scritturò ancora ventenne, affidandole prima piccoli ruoli fino a diventare protagonista nella versione girata per la tv della commedia "Il Contratto". In seguito ha recitato a teatro per molti anni, fra gli altri nelle compagnie di Peppino De Filippo e di Nino Taranto, fino poi a mettersi alla prova con il teatro in prosa, partecipando ai più importanti festival internazionali.